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acpi-eee e il tasto per accendere/spegnere la scheda wireless

Qualche tempo fa avevo parlato di una modifica allo script di ighea per la corretta gestione dellìaccensione/spegnimento della scheda senza fili con il tasto Fn+F2. Ebbene, dopo un po’ di test e uso personale, facciamo il punto della situazione.

La modifica proposta da chillamba, effettivamente, funziona 😀 Il giovane driver ath5k va ancora migliorato, per cui se si spegne la scheda non si riesce a riaccenderla subitissimo, ma questo andrà sicuramente a posto fra un po’ di tempo. Le istruzioni per avvalersi di questa soluzione sono qui.

Fondamentalmente si tratta di una modifica allo script che gestiva l’evento ACPI generato dalla pressione del tasto Fn +F2. É necessario che il modulo pciehp non sia caricato nel kernel per poterlo rimuovere ed inserire a caldo, pertanto al momento è necessario ricompilare il kernel di toofishes per avvalersi dello script. Teoricamente toofishes dovrebbe includere questa caratteristica, ma credo che per principio si rifiuterà di farlo. In effetti la colpa pare essere del driver, non del fatto che questo sia incluso nel kernel, quindi Dan McGee non ha tutti i torti.

Per chi volesse provare il kernel senza ricompilarlo, posso mandarlo io via email 😉

Notizie dal forum ufficiale di Arch su Eee PC

Mentre Dan McGee aka toofishes ha reso disponibile un aggiornamento del repository [eee] con la versione del kernel-eee 2.6.27.8-1, finalmente qualcuno ha trovato la soluzione del problema con l’accensione/spegnimento della scheda senza fili con il tasto Fn+F2. Un utente ha modificato lo script /etc/acpi/wlan.sh di ighea e suggerito una modifica da fare alla configurazione del kernel che dovrebbe risolvere il problema. Mentre io sto giusto ricompilando il mio kernel modificato aggiornandolo all’ultima versione per provare il suggerimento, vi invito a restare in attesa di notizie 😀

Installazione di Arch Linux su Eee PC 701

Come promesso, libero da esami e rogne varie, torno a parlare dell’installazione di Arch Linux su Eee PC 701. Per i modelli 901 e 1000 ci sono alcune differenze – fuori dall’ambito di questo post – che sono trattate qui.

Per coloro che non avessero problemi con l’inglese, il mio consiglio è di tenere sempre presente e consultare questa guida. E’ la pagina del wiki ufficiale di Arch Linux che tratta l’installazione su Eee PC.

Come avevo anticipato qualche tempo fa, la creazione della chiavetta per l’installazione è diventata più semplice, per cui non seguite la guida che avevo iniziato a scrivere precedentemente. Si suppone che abbiate a disposizione una connessione internet decente con cavo ethernet. In caso abbiate solo il wifi, l’installazione è comunque possibile ma richiederebbe di premunirsi di tutti i pacchetti necessari e tenerli da parte, installarli manualmente in un secondo momento.. insomma se proprio siete degli irriducibili dello smanettamento scrivetemi nei commenti e vi darò qualche dritta 🙂

Ciò detto, possiamo incominciare.

Premessa

In rete si parla tanto della breve durata della vita degli SSD, l’hard disk a stato solido che monta l’Eee PC e che non è sostituibile in caso di rottura. Per questo proliferano consigli su come montare i file system in modo da massimizzare la vita del disco. Io mi permetto di dissociarmi parzialmente da queste voci, perchè da quanto ho potuto sperimentare l’usabilità di un pc sottoposto a tutte quelle “paranoie” viene davvero a decrescere sensibilmente.

Tanto per capirci, è paranoico tenere i log di sistema in ram e perderli ad ogni riavvio. Ed è pazzesco usare un file system senza journaling, perchè se il sistema crasha o si scarica mentre si è in batteria o necessita di un controllo del disco.. beh.. ce l’avete il rosario a portata di mano?

Io consiglio di accettare l’idea che l’Eee PC, o meglio il suo disco fisso, non debba sopravvivervi e quindi usatelo pure con un file system journaled e risparmierete sudori freddi!

Creazione della chiavetta di installazione

Assumo che chi legge non sia proprio un totale novellino, anche perchè altrimenti durante l’installazione di Arch mi maledirà annullando il tutto e installando ubuntu notebook remix 🙂

Scaricate l’ultima immagine della chiavetta di installazione da qui. Dovete prendere il file di installazione di Arch CORE con estensione .img. Ora inserite una chiavetta su cui non ci sia niente da salvare, almeno da 512 MB.

A chiavetta smontata, date questo comando:

dd if=/path/file/img/sul/pc of=/dev/della/chiavetta/senza/specificare/partizione

La chiavetta è pronta! Consiglio di creare e tenere da parte da subito un file che poi sarà quello di configurazione del server grafico, scorrendo questa guida lo trovate linkato più in basso.

Installazione di Arch Linux

Qui non ci sono scuse che tengano, una guida in italiano all’installazione esiste già e la trovate qui.

Nella scelta dei pacchetti da installare, abbiate cura di selezionare “atl2”: sono i driver della scheda ethernet dell’Eee PC. Se cannate questo passo, sarete offline a giocare con la shell di login..

Al momento di partizionare il disco, abbiate cura di non creare una partizione di swap sul disco SSD (piuttosto compratevi un giga di ram o due se siete dei pazzi maniaci che usano Eee PC per progetti su netbeans e glassfish come qualcuno che conosco ^_^). Usate l’opzione “noatime”! Questo è il dump del mio /etc/fstab:

#
# /etc/fstab: static file system information
#
# <file system> <dir> <type> <options> <dump> <pass>
none /dev/pts devpts defaults 0 0
none /dev/shm tmpfs defaults 0 0
UUID=1749e793-bbe1-44a1-840d-e91633994b28 / ext3 noatime 0 0

La stringa UUID è generata automaticamente per individuare la partizione cui fa riferimento. E’ un metodo relativamente nuovo per riferirsi alle partizioni che si rivela particolarmente utile nel momento in cui il vostro /dev/sdb al riavvio si chiami /dev/sdc perchè nel frattempo avete collegato un disco o una chiavetta su usb..

E’ quindi cosa buona e giusta che anche nel file del menu di GRUB si faccia riferimento alla partizione root in termini del suo UUID.

Altra nota. In /etc/rc.conf bisogna blacklistare un modulo che si chiama “ath5k” altrimenti il wireless non funzionerà correttamente. Questo è necessario da agosto circa, e si spera che con i prossimi rilasci del kernel non sia più necessario. Qui il dump della parte dei moduli del mio rc.conf

MOD_AUTOLOAD=”no”
#MOD_BLACKLIST=() #deprecated
MODULES=(ath_pci wlan_wep wlan_tkip wlan_ccmp !ath5k)

Non c’è altro da sapere di vitale per un’installazione felice (mi raccomando solo di usare un mirror per pacman geograficamente vicino.. è un dottore in ingegneria delle telecomunicazioni che ve lo chiede, fatelo per pietà :D)

Nel file /etc/pacman.conf potete aggiungere questo repository fatto apposta da Dan McGee, il celebre utente toofishes, oppure (consigliato) quello che trovate più sotto:

[eee]
Server = http://code.toofishes.net/packages/eee

A questo punto un bel “pacman -Suy” e poi “pacman -S eee” per  aggiornarsi ed installare il tutto.

Attualmente è disponibile un repository che include tra le altre cose un kernel derivato da quello di McGee che ha già il supporto per l’overclock! Lo trovate qui:

[edgy]

Server=http://www.ihku.biz/arch/edgy

Il kernel che trovate in [edgy] SOSTITUISCE e quindi va in conflitto con il kernel di [eee]. Se volete l’overclock senza sbattimenti, è la scelta migliore. Dopo aver aggiunto il repo edgy in /etc/pacman.conf, un bel pacman -Sy kernel-eee è quello che ci vuole 🙂

In /boot/grub/menu.lst si dovrà aggiungere questo:

title Arch Linux Eee
root (hd0,0)
kernel /boot/vmlinuzeee root=/dev/sda1 ro quiet

Consiglio anche di installare con pacman -U il pacchetto per acpi che trovate qui. E’ richiesto di aggiungere in rc.conf un demone “eee”.

Suppongo sappiate come funziona il file /boot/grub/menu.lst di GRUB, in ogni caso vi dumpo  la sezione da aggiungere per usare il kernel di toofishes:

title Arch Linux Eee
root (hd0,0)
kernel /boot/vmlinuzeee root=/dev/sda1 ro quiet

A questo punto il sistema necessita solo di installare il server grafico e altre cosuccie inutili 😉

pacman -S xorg xf86-video-intel synaptics

Il file di configurazione del server grafico è bello che pronto, potete incollarlo in /etc/X11/xorg.conf da qui. Abbiate cura di cambiare la parte sul layout di tastiera per averlo in italiano!

Io uso un file xorg.conf leggermente diverso, perchè come forse qualcuno ha notato ho un display esterno da 19 pollici collegato ad Eee PC. In caso abbiate esigenze simili (ve lo auguro) scrivete pure un commento.

Non starò qui ad annoiare nessuno con la creazione dell’utente normale ed altre minuzie (installate sudo!), mi limito a suggerire di installare qualche software che io ritengo indispensabile:

wicd – ottimo gestione della rete wireless

opera – browser che vanta molte qualità tra le quali uno zoom formidabile delle pagine.

dbus e hal – ormai servono quasi a tutti i programmi

Ultimissima cosa, l’elenco dei demoni del mio rc.conf, ad imperitura memoria:

DAEMONS=(syslog-ng hal netfs crond fam eee autofs cpufreqd wicd kdm3)

Grossomodo è tutto quello che volevo dirvi, per aggiornamenti, aggiunte, commenti, insulti, a presto 🙂

Sante

Arch su EEE pc – notizie dal fronte

Stamattina voglio fare il punto della situazione sull’uso di Arch Linux nell’EEE pc.

Ne ho scritto diffusamente in passato, ma visto che la comunità di Arch è fervida e ci sono continui progressi, mi pare il caso di aggiornare i lettori non anglofoni sulle cose.

Il kernel ottimizzato dall’utente “toofishes” si basa ora sulla versione 2.6.24.4 del kernel Linux. Compilati all’interno del kernel ci sono tutti i driver che servono per utilizzare Eee pc. A parte, sempre toofishes, fornisce un pacchetto per la scheda di rete senza fili, la webcam e il pacchetto che consente la gestione della ventola e dell’overclocking.

Esiste un repository gestito da toofishes per installare questi pacchetti senza avere molte competenze, di seguito scriverò anche qualche riga di istruzioni a riguardo.

La guida sull’installazione di Arch Linux su EEE pc (in inglese), reperibile qui, secondo me è diventata un po’ troppo confusionaria, fondamentalmente perchè cerca di tenere assieme i diversi metodi che sono stati proposti da vari utenti. Ci vorrebbe davvero molto tempo per scriverne una decente, magari in italiano, per cui mi riservo di farlo allorquando ci fossero davvero persone interessate ad avere un aiuto a riguardo.

Repository EEE

Per installare i pacchetti nel repository di toofishes, tutto quello che occorre fare è aggiungere un collegamento ad esso nel file di configurazione di pacman, scaricare ed installare i pacchetti, e scrivere nel file di configurazione di grub una voce relativa al kernel ottimizzato. Ecco i comandi nel dettaglio:

sudo nano /etc/pacman.conf

Aggiungere alla fine del file queste due righe:

[eee]
Server = http://code.toofishes.net/packages/eee

Salvare ed uscire. Aggiornare la lista dei pacchetti ed installare quelli che ci interessano:

sudo pacman -Sy kernel-eee madwifi-ng-eee linux-uvc-eee-svn eeepc-linux

Ora è possibile modificare il file di configurazione di grub per utilizzare il nuovo kernel:

 sudo nano /boot/grub/menu.lst

Aggiungere queste righe, salvare ed uscire.

title Arch Linux Eee (with eeepc-linux)
root (hd0,0)
kernel=/boot/vmlinuzeee root=/dev/sda1 ro vga=0 quiet

Si suppone, nelle righe sopra, che abbiate installato Arch Linux sulla partizione sda1, e che utilizziate GRUB come bootloader 😉

Potete riavviare, selezionare la riga di grub, e sperimentare un avvio decisamente più leggero e veloce del sistema.

E’ possibile utilizzare un altro pacchetto per attivare la gestione dei cosiddetti hotkeys, ovvero i tasti funzione in blu della tastiera.

Non ne scrivo oggi perchè installare questo pacchetto al momento richiede un pizzico in più di conoscenze, e ben presto dovrebbe essere aggiunto al repository di toofishes per l’installazione classica.

Per oggi è davvero tutto, buona lettura e buon Arch Linux a tutti 😉